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Modello Organizzativo D.LGS. 231/01

Il D. Lgs. 231/01 ha introdotto la responsabilità amministrativa delle Società per una serie di reati – cosiddetti reati presupposto – commessi nel loro interesse o vantaggio da parte di soggetti che siano funzionalmente legati alle stesse.
Il Decreto dispone l’applicabilità nei confronti delle Società di sanzioni amministrative – sanzioni pecuniarie, sanzioni interdittive, confisca o pubblicazione della sentenza – che possono avere serie ripercussioni sullo svolgimento dell’attività sociale.

Le disposizioni del D. Lgs. 231/01 escludono la responsabilità amministrativa della Società nel caso in cui questa, prima della commissione del reato, abbia adottato ed efficacemente attuato un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo idoneo a prevenire la commissione di reati della specie di quello verificatosi e ne abbia affidato il compito di vigilanza sul suo funzionamento e sulla sua osservanza ad un Organismo di Vigilanza.
A tal fine, il Consiglio di Amministrazione della MIRI SpA ha adottato – previa analisi dell’intera struttura organizzativa aziendale e del proprio sistema di controllo interno – un proprio Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo vincolante per tutti i soggetti che, a vario titolo, intrattengano rapporti professionali con la Società. Inoltre, come previsto dal D. Lgs. 231/01, la stessa Società ha un proprio Organismo di Vigilanza con funzione di controllo sui predetti Modelli. L’adozione dei Modelli Organizzativi e l’istituzione degli Organismi di Vigilanza rispondono all’esigenza della Società di tendere sempre al proprio miglioramento, in modo tale da implementare un proprio sistema strutturato ed idoneo a prevenire il rischio del verificarsi di ogni forma di irregolarità nello svolgimento delle proprie attività, limitando così il pericolo di commissione dei reati e garantendo la correttezza e la trasparenza della propria attività.

Il 12.07.2022 l’AGCM, Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha attribuito a MIRI SpA il rating di legalità, certificando l’integrità etica ed il rispetto di elevati standard di legalità, trasparenza e responsabilità sociale nella gestione aziendale.
Il Rating, in attuazione della legge 18 maggio 2012, numero 62 integrato dalla delibera del 15 maggio 2018, numero 27165, è attribuito dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato ed è uno strumento di riconoscimento delle best practices adottate dalle aziende operanti sul territorio nazionale con fatturato superiore a 2 milioni di euro.
 
 
 
 
 
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